Team building a Roma: un'esperienza esclusiva e una caccia al tesoro da ricordare
Chi è stato a roma sa che la Eittà Eterna non aspetta nessuno e che ha il vizio di sorprendere, di non essere mai come te la immagini. E il nostro cliente voleva proprio questo: sorpresa, un po’ di brio, niente di scontato, per un'esperienza fra incentive e team building fuori dagli schemi.
Così, il primo pomeriggio del viaggio incentive di due giorni che abbiamo organizzato per Revents è cominciato in modo insolito: con una caccia al tesoro. Una sfida a squadre, certo - e non priva di una certa dose di amichevole ma accanita competizione - ma soprattutto un percorso appassionante nella storia, alla scoperta di vicoli acciottolati e piazze rinascimentali, con tappe che costringevano i partecipanti a ragionare insieme. Ogni indizio è stato studiato con estrema cura, ogni fermata, calcolata per permettere a tutti di imparare qualcosa sulla città e di godere del suo splendore. La vera sfida (per noi) è ovviamente fare in modo che tutto questo non sembri “preparato”, ma che venisse vissuto come assolutamente naturale e spontaneo.
Caccia al tesoro per le vie di Roma
Le tappe del percorso erano disseminate di sorprese, inclusa la "comparsa" di personaggi storici che potevano, per esempio, offrire qualche criptico suggerimento, o divertire con piccole provocazioni. Ai partecipanti abbiamo offerto diverse prove, fatte per allenare capacità che servono sì a vincere in una caccia al tesoro, ma che, soprattutto, possono essere tradotte in pratiche positive e vincenti sul luogo di lavoro. Logica, osservazione, anche un pizzico di strategia improvvisata. Senza dialogo, non si va da nessuna parte – questo era chiaro fin da subito. E poi, naturalmente, capita che chi di solito resta in disparte, in un setting completamente nuovo si ritrovi al centro dell'attenzione, pronto a dare idee e proporre soluzioni. Secondo noi, questo è uno degli aspetti migliori della collaborazione, quando funziona davvero - ed è proprio per questo che amiamo questo genere di team building.
Percorsi insoliti e indizi nascosti
Perché proposto questa attività? Perché volevamo offrire al cliente qualcosa in più della classica passeggiata tra i monumenti. Mappe, indizi nascosti, scoperte emozionanti, fra piazze affollate e vicoli pittoreschi. E se qualcuno sbaglia strada e si perde, pazienza: va bene così, perché fa parte del gioco. Ogni sfida aveva il giusto livello di difficoltà: non facile, non impossibile. E soprattutto, spingeva i team a parlarsi, riorganizzarsi, magari discutere un po’ su come procedere – anche questo fa parte dell’esperienza.
Una pausa sulle rive del Tevere
Alla fine del pomeriggio, tutti sulle rive del Tevere, per una pausa rilassante con un panorama che non teme paragoni. Rilassarsi guardando l'acqua scorrere sotto gli splendidi ponti romani, con la musica di sottofondo e un'atmosfera tranquilla e vivace al tempo stesso non ha prezzo. Il team vincitore è stato premiato, naturalmente, ma non era quello il punto centrale dell'esercizio. Tutti hanno avuto la possibilità di rilassarsi, chiacchierare, commentare le tappe più divertenti, scattare qualche foto. Questi momenti – spontanei, senza troppe regole – sono quelli che spesso restano impressi.
Dettagli che fanno la differenza
Ogni elemento, dalla musica al decor, è stato studiato per far fluire l’esperienza senza interruzioni. I partecipanti passavano naturalmente dalla modalità “sfida” a quella “socializzazione”. Nessuno se ne accorgeva, ma quella continuità ha reso tutto più reale e memorabile. Abbiamo studiato anche gli aspetti interni del gioco per essere tarati sugli obiettivi aziendali. Lo scopo di questi esercizi, infatti, non è soltanto vincere e neppure solo divertirsi, ma sviluppare capacità analitiche, strategiche, di problem solving: tutti asset indispensabili non solo nel gioco, ma anche e soprattutto sul lavoro!
Roma come non te l'aspetti
Il secondo giorno ci siamo concessi un classico: la visita al Colosseo. Anche in questo caso, però, non potevamo certo limitarci al tour che tutti fanno, quando visitano la capitale. Per il team del nostro cliente abbiamo ottenuto una visita guidata privata, con accesso esclusivo a zone che normalmente restano chiuse al pubblico. Milioni di turisti ogni anno sognano di poter vedere questi spazi e i partecipanti al nostro evento hanno avuto il privilegio di scoprirli, con una guida professionale che ha saputo raccontarli. Questi sono, in un evento corporate, i dettagli che fanno davvero la differenza.
